INTERROGAZIONE n. 226 del 03/04/2024
Ritardo nell’erogazione del TFR per i lavoratori andati in pensione del Consorzio di Bonifica della Calabria

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
con la Legge regionale 10 agosto 2023, n. 39 “Disciplina in materia di ordinamento dei Consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale” è stato istituito il Consorzio di Bonifica della Calabria. Con la stessa Legge regionale sono stati soppressi gli undici consorzi di bonifica allora esistenti e nominati i Commissari Straordinari con il compito, tra gli altri, di rilevare “la dotazione di personale, con l'individuazione per ciascun dipendente, della natura giuridica del rapporto, decorrenza ed eventuale termine se previsto, della qualifica e livello retributivo, trattamento giuridico, economico, previdenziale e assistenziale”. A far data dall'approvazione dello Statuto del Consorzio di Bonifica della Calabria, avvenuta il 31 dicembre 2023, gli undici consorzi di bonifica soppressi sono stati posti in liquidazione e si è proceduto alla nomina dei rispettivi Commissari Liquidatori. Considerato che: a più riprese i sindacati e i dipendenti degli undici Consorzi di bonifica soppressi hanno posto negli anni e stanno ponendo il problema dell’eccessivo ritardo nell’erogazione del trattamento di fine rapporto per i lavoratori già in pensione;
ad aprile 2022, nella risoluzione n. 1 “Azioni per il risanamento dei Consorzi di Bonifica Calabresi”, la Sesta Commissione consiliare “Agricoltura e Foreste, Consorzi di Bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili” ha evidenziato che da una indagine ricognitiva sullo stato dei Consorzi di Bonifica calabresi e dalle diverse audizioni tenute sul tema sono emerse una serie di criticità, tra cui quella che “i Consorzi non hanno accantonato i fondi TFR per i lavoratori e non hanno versato i contributi INPS previsti”. Nella risoluzione si sollecitano i Dipartimenti Regionali ad “istituire un tavolo tecnico con INPS per un accordo transattivo per i debiti maturati da parte dei Consorzi in relazione ai contributi non versati verso l’ente previdenziale” e si impegna la Giunta Regionale “perché vengano reperite le risorse finanziarie da destinare in un fondo vincolato per il pagamento dei TFR e per la contribuzione INPS”;
ad agosto 2022 l'Assessore all’Agricoltura, durante il suo intervento nei lavori della Sesta Commissione consiliare, ha espresso la volontà politica di intervenire con un contributo di 3 milioni di euro per far fronte al pagamento delle spettanze arretrate e dei TFR maturati dai lavoratori dei Consorzi di bonifica andati in pensione e non pagati dagli enti. Tenuto conto che: diversi articoli di stampa hanno rimarcato le difficoltà dei dipendenti dei Consorzi di bonifica soppressi andati in pensione, a causa del forte ritardo del pagamento del TFR. A dicembre 2023 uno di questi dipendenti ha segnalato alla stampa che il “Consorzio di bonifica integrale dello jonio cosentino di Trebisacce non ha mai accantonato la quota spettante del mio Tfr mensile per almeno 10 anni” e che “questa mia posizione è uguale ad altri 300 lavoratori che si trovano nelle stesse condizioni da oltre 5 anni”. A gennaio 2024 una nuova segnalazione: la figlia di un ex operaio ormai in pensione ha raccontato che “mio padre è andato in pensione nel 2020 dopo 40 anni di lavoro. Da allora non ha ancora ricevuto il contributo del Tfr. Si tratta di una cifra che il nostro legale ha stimato essere pari a 65.000 euro. A quel punto, visti i continui ritardi, abbiamo deciso di sporgere denuncia alla Guardia di Finanza e intraprendere un’azione legale. Il giudice ha confermato che dovrà essere il Consorzio di Bonifica a liquidare il contributo. Per questo motivo ci siamo rivolti all’ente consortile che ha però scaricato il problema sulla Regione, la quale non avrebbe pagato il consorzio. La Regione, dal canto suo, rigetta le accuse. Si fa spazio così l’ipotesi che l’ente abbia dirottato le somme corrisposte altrove. Avevamo provato a riscattare la cifra tramite l’Inps ma ci è stato detto che il Consorzio è ancora attivo e non risulta in fallimento, pertanto è tenuto a corrisponderlo secondo le modalità previste”. A febbraio 2024 un altro articolo ha rimarcato come l’azzeramento dei Consorzi e la nomina dei Commissari Liquidatori non ha risolto la questione del TFR non liquidato dal 2018 per gli oltre 100 dipendenti dell’ex Consorzio di bonifica di Trebisacce andati in pensione. Preso atto che: il TFR è un credito che sorge con la costituzione del rapporto, matura nel corso del suo svolgimento, diventa esigibile alla cessazione e deve essere erogato dalla data di messa in quiescenza, nei tempi tecnici necessari che mai possono diventare anni e anni;
i lavoratori degli ex Consorzi di bonifica andati in pensione e le loro famiglie vivono uno stato di disagio, non potendo fare affidamento su somme che ritenevano sicure, pur avendo versato negli anni i contributi dovuti, con inevitabili ripercussioni, quali le difficoltà incontrate nel sostenere spese mediche urgenti, legate anche all'età avanzata, o nel garantire il prosieguo del percorso di studi dei propri figli;
Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
quali iniziative si intendono assumere per garantire i diritti dei dipendenti degli undici Consorzi di bonifica soppressi andati in pensione, assicurando che da parte del Consorzio di Bonifica della Calabria o dalle gestioni liquidatorie degli undici ex Consorzi di bonifica ci sia nei confronti dei medesimi lavoratori posti in quiescenza la corresponsione del trattamento di fine rapporto in tempi ragionevoli e giusti, per come la legge prevede.

Allegato:

03/04/2024
D. TAVERNISE